Tom Haugomat: colori piatti e minimalismo

Torno a parlare di illustrazione e nello specifico di Tom Haugomat, giovanissimo artista francese, parigino di nascita, classe 1985.

Haugomat ha iniziato a illustrare prestissimo, decidendo di iscriversi alla scuola di arti visive Gobelin, dove oltre a perfezionarsi come illustratore si è avvicinato anche al settore dell’animazione, iniziando una collaborazione proficua con Bruno Mangyoku, altro artista d’oltralpe, lavorando insieme a lui a diversi corti animati.

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La Giornata mondiale della poesia, William Blake e Thomas Danthony

© Thomas Danthony - Lady With a Hat
© Thomas Danthony – Lady With a Hat

Oggi su Baltico Hub si fa un altro strappo alla regola: i contenuti non saranno esclusivamente visivi come da queste parti ci si era proposto di fare.

Ma si sa, non sempre le cose sono solo bianche o nere e immutabili nel tempo.

Oggi è la Giornata mondiale della poesia e perciò ho deciso di condividere qualcosa di un poeta, e non solo, che amo molto: William Blake.

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Christian Cailleaux: Jacques Prévert n’est pas un poète

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Ragazza di marzo/ ragazzo d’aprile / innamorati di maggio – Jacques Prévert 

Inizio questo post con questi versi di Jacques Prévert per tre motivi: in primo luogo perchè oggi inizia la primavera e l’incipit di Gran ballo di primavera mi sembrava appropriatissimo, poi perchè siamo a ridosso del 21 marzo – Giornata mondiale della poesia – e di nuovo Prévert torna molto comodo e, in ultimo, perchè mi offrono il pretesto per parlare di un fumetto e di un illustratore che secondo me meritano attenzione.

Il fumetto in questione è Jacques Prévert n’est pas un poète, illustrato da Christian Cailleaux e pubblicato dalla casa editrice Dupuis in questo gennaio 2017, e che parla per l’appunto di Jacques Prévert.

 

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Chiara Ghigliazza: Artist in Love

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Tramite il Collettivo Collottola – progetto creato da 12 illustratori che si occupa di portare avanti mostre collettive – sono venuta a conoscenza dei lavori di Chiara Ghigliazza, illustratrice freelance formatasi all’Accademia delle belle Arti di Brera.

Ho amato immediatamente le sue illustrazioni, sia per l’uso del colore che per una certa geometria di fondo, per la quale ho un debole fortissimo.

Uno dei progetti più belli è certamente Artist in Love: una serie di lavori, realizzati per Sky Arte e un’omonima serie di documentari, riguardo le coppie più tormentate e amate del mondo dell’arte: da Johnny Cash e June Carter a Marilyn Monroe e Artuhr Miller.

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Liebster Award 2017

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Per quanto mi sia ripromessa di dare a Baltico Hub un’impronta poco personale ed essere, io che lo scrivo, un’entità segreta segretissima, ho ricevuto da tararabundidee la nomination per i Liebster Award e, con uno strappo alla regola, ho deciso di partecipare.

Ricapitolando il tutto, ne approfitto per ringraziare Carla e l’avvocato per essere approdati su questi lidi e per avermi nominato.

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Vivian Maier in mostra al Museo di Roma in Trastevere

vivianmaier

Un intervento lampo per segnalarvi questa esposizione su Vivian Maier che sarà visitabile al Museo di Roma in Trastevere dal 17 marzo al 18 giugno 2017.

Nell’esposizione potrete trovare 120 fotografie in bianco e nero realizzate dall’artista tra gli anni Cinquanta e Sessanta, oltre ad altre a colori scattate durante gli anni Settanta e alcuni filmati in super 8; una testimonianza preziosa del suo particolarissimo modo di lavorare e di approcciarsi ai soggetti da ritrarre.

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Harold Feinstein e l’amore per Coney Island

HaroldFeinstein

In oltre 60 anni di attività, Harold Feinstein, ha contribuito a costruire la leggenda di Coney Island – che certamente è uno dei luoghi più iconici di New York – come la conosciamo e amiamo oggi.

Le sue foto si inseriscono in pieno nella corrente della Street Photography e, scena dopo scena, hanno ripreso e catturato la spontaneità di quel meltin pot che era e continua a essere il quartiere, fermando per sempre nel tempo divertimento e sorrisi.

Coney Island è, è sempre stata e sarà per sempre, la mia Isola del Tesoro – Harold Feinstein

Feinstein nasce nel 1931 a Brooklyn e più o meno dai 15 anni comincia a scattare fotografie: soggetto d’elezione è questo suo luogo del cuore, frequentato a lungo sin da bambino, iniziando con un semplice scatto fatto ad alcuni ragazzi che gli chiedono una fotografia.

Non smetterà più di farlo, immortalando la spensieratezza, l’amore, l’amicizia e le spiagge; al centro di tutto i frequentatori, abituali e non, di Coney Island: un misto incredibile di razze e ceti sociali, tutti accomunati dal desiderio di divertirsi e la gioia trasmessa, chiaramente percepibile nei lavori del fotografo.

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Jungho Lee. Un’ossessione per i libri

jungholee

Recentemente mi sono trovata davanti questa illustrazione: una balena salta fuori dal mare o da una nebbia fitta, colta nell’attimo di maggiore grazia, mentre un fortunato spettatore la ammira, probabilmente sentendosi piccolissimo.

L’illustrazione è di Jungho Lee, un artista e illustratore sudcoreano che lavora a Seoul.

Andando alla ricerca di maggiori informazioni mi sono imbattuta in una serie di lavori – Promenade – commissionati a Lee dalla casa editrice sudcoreana Sang Publishing nel 2016, che sono una celebrazione dell’oggetto libro.

Lavorando con acquerello, carboncini e texture digitali, l’artista crea delle composizioni minimal e surreali al tempo stesso, dove l’oggetto libro viene inserito come metafora dei concetti più svariati, in un’esaltazione dell’individualità dell’esperienza della lettura – che è sempre cosa personalissima – molto spesso legata al mondo interiore e del ricordo.

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Storie della buonanotte per bambine ribelli

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Oggi cavalco l’ondata di giusto interesse che si sta sollevando intorno a questo libro: Storie della buonanotte per bambine ribelli.

Lo faccio convinta che sia necessario parlarne; che l’intento delle due autrici – Francesca Cavallo e Elena Favilli – sia lodevole e meritevole di tutta la nostra attenzione.

É anche la bellissima storia di un crowdfunding andato a buon fine, dove le cifre raggiunte hanno superato il milione di dollari, e di un progetto – Timbuktu Labs – che è un pad-magazine dedicato ai più piccoli e che ormai è una start up di grande successo con base a Los Angeles.

Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi.

Le prime due righe della sinossi del libro dicono tutto: non ci sono preconfezionati mondi fantasiosi in questo libro, solo le vere storie di 100 donne che hanno fatto della loro vita un successo, che sono state d’esempio e guida per le generazioni successive; nomi che tutti dovremmo conoscere e ammirare e amare.

Nomi che dovrebbero radicarsi nelle menti delle bambine che sognano, allargandone gli orizzonti, creando nuovi obiettivi, permettendo loro di vedersi in ruoli di successo e di essere libere di immaginare un futuro dove la determinazione plasma la realtà desiderata.

storiedellabuonanotte

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Amélie Fléchais e L’Uomo Montagna

Amélie Fléchais è un’illustratrice francese che lavora da diversi anni nel campo dell’illustrazione e per l’industria dell’animazione, partecipando a numerosi progetti – alcuni di grande fama – come Kung Fu Panda per la DreamWorks e The Song of The Sea (La Canzone del Mare), film diretto da Tomm Moore, candidato come Miglior film d’animazione agli Oscar 2015.

Le sue illustrazioni parlano da sole; il colore modulato nella rappresentazione di realtà fantastiche, dove il rapporto con il mondo della natura e degli animali ha un ruolo fondamentale e si fa portavoce di metafore cariche di significati intimi e complessi.

La sua ultima pubblicazione è L’Uomo Montagna, per la casa editrice Tunué – nella collana Tipitondi – dedicata all’infanzia; una storia dolce e delicata sui legami, la vecchiaia e la crescita interiore.

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