Tom Haugomat: colori piatti e minimalismo

Torno a parlare di illustrazione e nello specifico di Tom Haugomat, giovanissimo artista francese, parigino di nascita, classe 1985.

Haugomat ha iniziato a illustrare prestissimo, decidendo di iscriversi alla scuola di arti visive Gobelin, dove oltre a perfezionarsi come illustratore si è avvicinato anche al settore dell’animazione, iniziando una collaborazione proficua con Bruno Mangyoku, altro artista d’oltralpe, lavorando insieme a lui a diversi corti animati.

Le sue sono illustrazioni vettoriali, dove la profondità è realizzata grazie a un utilizzo di colori piatti e a tinta unita, insieme a una particolare attenzione alla resa dei dettagli nelle scene ritratte.

Parlo di “scene” perchè i suoi lavori, pur essendo minimali e con uno stile geometrico nell’essenza, hanno un fortissimo potenziale narrativo e ricordano, in molti casi, delle scenografie o inquadrature cinematografiche.

La forte carica narrativa dei suoi lavori è confermata anche dall’artista stesso in questa intervista fatta a Vhcle, dove inserisce trame di libri o parti di esse come fonte di ispirazione unite al suo vissuto quotidiano, in un’amalgama perfetta dove le situazioni ritratte sono a tutti gli effetti piccole “storie”, tradotte in illustrazioni.

My personal work often comes up from memories and I try to give a true and faithful restitution. This, mixed with the influence of books or parts of books that drew my attention.

A oggi Tom Haugomat è un illustratore molto richiesto e ha lavorato a campagne pubblicitarie per Evian o Air France, più altre collaborazioni come quella con Le Monde.

Tom Haugomat

Behance

Vimeo

 

 

4 risposte a "Tom Haugomat: colori piatti e minimalismo"

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