Harold Feinstein e l’amore per Coney Island

HaroldFeinstein

In oltre 60 anni di attività, Harold Feinstein, ha contribuito a costruire la leggenda di Coney Island – che certamente è uno dei luoghi più iconici di New York – come la conosciamo e amiamo oggi.

Le sue foto si inseriscono in pieno nella corrente della Street Photography e, scena dopo scena, hanno ripreso e catturato la spontaneità di quel meltin pot che era e continua a essere il quartiere, fermando per sempre nel tempo divertimento e sorrisi.

Coney Island è, è sempre stata e sarà per sempre, la mia Isola del Tesoro – Harold Feinstein

Feinstein nasce nel 1931 a Brooklyn e più o meno dai 15 anni comincia a scattare fotografie: soggetto d’elezione è questo suo luogo del cuore, frequentato a lungo sin da bambino, iniziando con un semplice scatto fatto ad alcuni ragazzi che gli chiedono una fotografia.

Non smetterà più di farlo, immortalando la spensieratezza, l’amore, l’amicizia e le spiagge; al centro di tutto i frequentatori, abituali e non, di Coney Island: un misto incredibile di razze e ceti sociali, tutti accomunati dal desiderio di divertirsi e la gioia trasmessa, chiaramente percepibile nei lavori del fotografo.

Entra giovanissimo a far parte della Photo League, una cooperativa di fotografi newyorkesi attiva dal 1936 al 1951, che include alcuni dei membri più importanti della scena fotografica americana del ventesimo secolo.

Di Street Photography ho già parlato in questo articolo dedicato a Vivian Maier; un nome che si può abbinare a quello di Harold Feinstein anche per un altro motivo, l’impennata di attenzione ricevuta dal mondo dell’arte, avvenuta post mortem.

Feinstein, infatti, viene a mancare nel 2015, provocando un’ondata di interesse su tutta la sua opera; una riscoperta che ha definitivamente sancito la sua importanza di fotografo all’interno del panorama mondiale.

You must photograph where you are involved; where you are overwhelmed by what you see before you; where you hold your breath while releasing the shutter, not because you are afraid of jarring the camera, but because you are seeing with your guts wide open to the sweet pain of an image that is part of your life – Harold Feinstein

Da questo febbraio 2017, alla Galerie Thierry Bigaignog a Parigi, si tiene una retrospettiva sul fotografo destinata a durare diversi anni; la prima parte The Early Years (1940’s – 1950′): Contagious Optimism sarà visitabile, se ne avete la possibilità, fino al 30 aprile 2017.

 

 

Bonus Track: Coney Island nelle parole di Harold Feinstein

 

 

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