Hygge, illustrazione e la felicità nelle piccole cose

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Hygge è una parola danese praticamente intraducibile, che rimanda a uno stile di vita più che a un qualche concetto astratto, che i danesi portano avanti nella vita quotidiana con grande spontaneità; qualcosa che è radicato nella loro società e che ne caratterizza il modo di affrontare la vita e che è anche, a quanto pare, ricetta di felicità.

Ho cominciato a sentirne parlare un po’ di tempo fa e adesso sono felice di trovare in tantissime librerie testi che hanno proprio lo scopo di diffondere e spiegare questo approccio gentile e delicato.

Da amante della cultura nordica mi sono immediatamente procurata una copia di uno di questi libri – nello specifico Il metodo danese per vivere felici: Hygge – anche se tutto sembra essere partito da questo testo qua: The Little Book of Hygge di Meik Wiking.

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Virginia Woolf: An Illustrated Biography

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Oggi ricorre l’anniversario della morte di Virginia Woolf e mi sembrava doveroso ricordarla in qualche modo.

Non sto neanche a dirvi quanto ho amato ogni suo libro che ho letto; credo che, fra tutte le letture della mia adolescenza, siano tra quelle che mi hanno segnato di più e che hanno fornito una solida base per tutto quello che di letterario è venuto dopo.

Avendo una vera e propria fascinazione ormai, sono sempre molto reattiva nei riguardi di qualsiasi iniziativa o pubblicazione che la riguardi e nel mio girovagare ho scovato questa meravigliosa biografia illustrata –  Virginia Woolf: An Illustrated Biography – che fa parte di una serie di pubblicazioni: Library of Luminaries.

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Gipi in mostra al Museo del fumetto di Bruxelles

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Da questo 14 febbraio è possibile visitare al Musée de la bande dessinée a Bruxelles, una personale dedicata alle opere di Gipi aka Gianni Pacinotti, amatissimo fumettista italiano.

L’esposizione, curata da Melanie Andrieu e JC De La Royère, è intitolata Gipi, ou la force de l’émotion e comprende 10 opere letterarie e un lungometraggio, L’Ultimo terrestre, del 2011.

Saranno inoltre presenti numerose tavole preparatorie e altri documenti originali.

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Tom Haugomat: colori piatti e minimalismo

Torno a parlare di illustrazione e nello specifico di Tom Haugomat, giovanissimo artista francese, parigino di nascita, classe 1985.

Haugomat ha iniziato a illustrare prestissimo, decidendo di iscriversi alla scuola di arti visive Gobelin, dove oltre a perfezionarsi come illustratore si è avvicinato anche al settore dell’animazione, iniziando una collaborazione proficua con Bruno Mangyoku, altro artista d’oltralpe, lavorando insieme a lui a diversi corti animati.

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La Giornata mondiale della poesia, William Blake e Thomas Danthony

© Thomas Danthony - Lady With a Hat
© Thomas Danthony – Lady With a Hat

Oggi su Baltico Hub si fa un altro strappo alla regola: i contenuti non saranno esclusivamente visivi come da queste parti ci si era proposto di fare.

Ma si sa, non sempre le cose sono solo bianche o nere e immutabili nel tempo.

Oggi è la Giornata mondiale della poesia e perciò ho deciso di condividere qualcosa di un poeta, e non solo, che amo molto: William Blake.

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Christian Cailleaux: Jacques Prévert n’est pas un poète

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Ragazza di marzo/ ragazzo d’aprile / innamorati di maggio – Jacques Prévert 

Inizio questo post con questi versi di Jacques Prévert per tre motivi: in primo luogo perchè oggi inizia la primavera e l’incipit di Gran ballo di primavera mi sembrava appropriatissimo, poi perchè siamo a ridosso del 21 marzo – Giornata mondiale della poesia – e di nuovo Prévert torna molto comodo e, in ultimo, perchè mi offrono il pretesto per parlare di un fumetto e di un illustratore che secondo me meritano attenzione.

Il fumetto in questione è Jacques Prévert n’est pas un poète, illustrato da Christian Cailleaux e pubblicato dalla casa editrice Dupuis in questo gennaio 2017, e che parla per l’appunto di Jacques Prévert.

 

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Chiara Ghigliazza: Artist in Love

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Tramite il Collettivo Collottola – progetto creato da 12 illustratori che si occupa di portare avanti mostre collettive – sono venuta a conoscenza dei lavori di Chiara Ghigliazza, illustratrice freelance formatasi all’Accademia delle belle Arti di Brera.

Ho amato immediatamente le sue illustrazioni, sia per l’uso del colore che per una certa geometria di fondo, per la quale ho un debole fortissimo.

Uno dei progetti più belli è certamente Artist in Love: una serie di lavori, realizzati per Sky Arte e un’omonima serie di documentari, riguardo le coppie più tormentate e amate del mondo dell’arte: da Johnny Cash e June Carter a Marilyn Monroe e Artuhr Miller.

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Liebster Award 2017

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Per quanto mi sia ripromessa di dare a Baltico Hub un’impronta poco personale ed essere, io che lo scrivo, un’entità segreta segretissima, ho ricevuto da tararabundidee la nomination per i Liebster Award e, con uno strappo alla regola, ho deciso di partecipare.

Ricapitolando il tutto, ne approfitto per ringraziare Carla e l’avvocato per essere approdati su questi lidi e per avermi nominato.

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Vivian Maier in mostra al Museo di Roma in Trastevere

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Un intervento lampo per segnalarvi questa esposizione su Vivian Maier che sarà visitabile al Museo di Roma in Trastevere dal 17 marzo al 18 giugno 2017.

Nell’esposizione potrete trovare 120 fotografie in bianco e nero realizzate dall’artista tra gli anni Cinquanta e Sessanta, oltre ad altre a colori scattate durante gli anni Settanta e alcuni filmati in super 8; una testimonianza preziosa del suo particolarissimo modo di lavorare e di approcciarsi ai soggetti da ritrarre.

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Harold Feinstein e l’amore per Coney Island

HaroldFeinstein

In oltre 60 anni di attività, Harold Feinstein, ha contribuito a costruire la leggenda di Coney Island – che certamente è uno dei luoghi più iconici di New York – come la conosciamo e amiamo oggi.

Le sue foto si inseriscono in pieno nella corrente della Street Photography e, scena dopo scena, hanno ripreso e catturato la spontaneità di quel meltin pot che era e continua a essere il quartiere, fermando per sempre nel tempo divertimento e sorrisi.

Coney Island è, è sempre stata e sarà per sempre, la mia Isola del Tesoro – Harold Feinstein

Feinstein nasce nel 1931 a Brooklyn e più o meno dai 15 anni comincia a scattare fotografie: soggetto d’elezione è questo suo luogo del cuore, frequentato a lungo sin da bambino, iniziando con un semplice scatto fatto ad alcuni ragazzi che gli chiedono una fotografia.

Non smetterà più di farlo, immortalando la spensieratezza, l’amore, l’amicizia e le spiagge; al centro di tutto i frequentatori, abituali e non, di Coney Island: un misto incredibile di razze e ceti sociali, tutti accomunati dal desiderio di divertirsi e la gioia trasmessa, chiaramente percepibile nei lavori del fotografo.

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